Riserva M.Cervia e Navegna
Comuni di:
Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Paganico, Roccasinibalda, Varco Sabino
Ente Regionale Monte Navegna e Monte Cervia
Sede legale e amministrazione:
Via Roma, 35 02020 Varco Sabino (Ri) Tel./Fax. 0765 790139
E-Mail monte.navegna@parchilazio.it
Sede operativa:
02020 Marcetelli (Ri) Tel./Fax. 0765 798140
Centri visite:
Ascrea tel. 0765 723150 Castel di Tora tel. 0765 716313
Collalto Sabino tel. 0765 98025
Collegiove tel. 0765 99087
Marcetelli tel. 0765 798140
Nespolo tel. 0765 98026
Paganico tel. 0765 723032
www.parchilazio.it
Superficie: 3.563 ettari
Provincia: Rieti
Istituzione:
L.R. 9.09.1988 n. 56 ai sensi degli art. 6 e 20 L.R. 28.11.1997 n. 46
Ampliamento con L.R. 3.10.1997 n. 29
Ampliamento con L.R. 5.10.1999 n° 28 per i comuni di Castel di Tora e Roccasinibalda
E’ classificata riserva naturale parziale, a norma dell’art. 4 L.R. 28.11.1977 n. 46
Tra le varie tipologie in cui si dividono le aree protette, la classificazione di “riserva naturale parziale” riveste per il territorio, la finalità di valorizzare e conservare aspetti vegetazionali, flogistici, faunistici, geomorfologici, speleologici, paleontologici, paesistici. La Riserva Naturale, ampliata nel 1997 e successivamente nel 1999, tutela un vasto comprensorio della Catena dei Monti Carseolani, tra i bacini dei Fiumi Salto e Turano. La Riserva è divisa in più zone distinte. La più vasta comprende i rilievi di Monte Navegna e Monte Filone, che il Fosso dell’Obito separa dal Monte Cervia a sua volta separato dal vicino Monte S.Giovanni dal Fosso di Riancoli. Un’ altra zona è costituita dai rilievi che circondano il paese di Nespolo, e che costituiscono il confine con il vicino territorio abruzzese di Carsoli. Ed un’altra che comprende parte del territorio ricadente nel Comune di Roccasinibalda ed in quello di Castel di Tora con la specifica area di Monte Antuni.
Ambiente
I due rilievi del Monte Cervia e del Monte Navegna, insieme ai meno elevati Monte Filone e Monte San Giovanni, sono costituiti dalle stesse rocce sedimentarie, in prevalenza calcari organogeni e calcareniti ma anche argille e marine, che sono assai diffuse nel restante rilievo dei Monti Carseolani. Dove prevalgono le rocce di tipo calcareo, i pendii si fanno più aspri, mentre in corrispondenza delle formazioni marnoso-arenacee, predominano morfologie dolci ed arrotondate. Le impervie gole dell’Obito costituiscono uno degli aspetti di maggiore bellezza ed interesse geomorfologico del comprensorio. L’elemento predominante nel paesaggio vegetale della riserva è rappresentato dai rigogliosi boschi che coprono gran parte del rilievo, con l’esclusione di alcuni versanti dove si aprono ampi ambienti prativi, e delle vette. Assai estesi i castagneti che qui appaiono costituiti da fustaie con esemplari secolari di eccezionale bellezza. La vegetazione spontanea è formata da querceti caducifogli con cerro, rovere e, più in quota, da faggete. Il popolamento animale è ricco di specie legate agli ambienti boschivi: lo scoiattolo è assai numeroso, così come il cinghiale ma non mancano tassi, martore, lepri, puzzole, donnole oltre ai tanti piccoli mammiferi dei boschi come il topo quercino e il moscardino. Sino a pochi anni fa la zona era regolarmente frequentata da una coppia di aquile. Oggi la specie è osservabile solo saltuariamente anche se con una certa frequenza e spesso in coppia, mentre sono ancora presenti altri rapaci come la poiana, lo sparviere, il gheppio, l’allocco, la civetta, il gufo comune. Tra gli altri uccelli i picchi verde e rosso maggiore, l’upupa, il fringuello, le cince, il rampichino, il ciuffolotto, il colombaccio. La zona era popolata in passato da numerose brigate di coturnici, oggi assai rare in tutto l’Appennino, di cui rimangono ancora alcuni esemplari nelle praterie d’altitudine.
Itinerari:
Nella Riserva sono stati attrezzati numerosi sentieri, identificati da segnavia costituiti da paletti in legno con la testa colorata a seconda della difficoltà di percorso.
Escursione al Monte Navegna
Percorso con qualche difficoltà, ma percorribile da tutti con un minimo di attenzione e di allenamento. Permette di ammirare le vallate dei due bacini del Salto e del Turano. Partenza da Castel di Tora, lungo la strada di Via Crete, quindi seguendo la carrareccia si arriva alla Fonte ………….si prosegue inerpicandosi sino ad arrivare a Fonte ………………………da qui il sentiero prosegue a sinistra sino ad arrivare al cancello che delimita la recinzione del territorio comunale, superando il colle sulla sinistra si intravede la croce posta in vetta e sull’altro lato i resti del “conventaccio” proseguendo nel prato si arriva alla parte sommitale da cui si spazia con lo sguardo sulle due vallate e sui gruppi montuosi circostanti, dal monte Faito, dai Lucretili, al Terminillo, ai Monti del Cicolano ed al Gran Sasso, alla Duchessa ed al Velino-Sirente e nelle giornate particolarmente serene all’orizzonte si vede distintamente Roma e la cupola di S. Pietro. Un percorso meno difficoltoso è quello di trasferirsi in auto da Castel di Tora sino alla Forca di Valle Cupola. Qui fare rifornimento d’acqua nella fontana ed inerpicarsi lungo il sentiero che sale ripidissimo nel primo tratto quindi prosegue più dolcemente ed in alcuni tratti riparato all’ombra dei faggi. Usciti dal primo boschetto consigliamo di proseguire avanti e prendere il secondo sentiero a destra tralasciando il primo, inoltrarsi nel bosco ed uscire quasi sulla sommità in prossimità del recinto, costeggiarlo sino ad arrivare ai resti del “conventaccio” e da qui lungo i prati sino alla vetta.
Escursione al Monte Cervia
Anche questo è un percorso con qualche difficoltà, ma non insormontabile se si possiede un minimo di fiato. Si sale dall’abitato di Collegiove e ci si inerpica verso il crinale che affaccia sulla valle del Turano con lo sguardo che arriva fino al vicino gruppo dei Monti Simbruini:
Fosso dell’Obito
Dalla S.P. Collegiove Marcetelli si scende su un sentiero ben segnato fino ad incontrare il Fosso dell’Obito e la Pineta di Rosso Bove, per poi dirigersi verso l’abitato di Ascrea, nella profonda gola che separa il Cervia da Monte Filone. L’escursione permette di osservare vari aspetti della vegetazione dell’area protetta, ed interessanti fenomeni geologici.
Ruderi di Mirandella
Escursione abbastanza facile, che dalla località Le Forche, per comodo sentiero porta verso i ruderi dell’antico abitato, arroccato sul fianco di Monte Filone ed affacciato sulla valle del Turano, sopra l’abitato di Ascrea. Il percorso può proseguire intorno a Monte Filone, ritornando per il versante di sud ovest dove si aprono alcuni “pozzi” di origine carsica Monte Antuni
Escursione facile, attualmente Monte Antuni è una delle sedi della Comunità Incontro di Don Gelmini, pertanto è consentito l’accesso solo se accompagnati da una guida tramite prenotazione presso il Comune di Castel di Tora 0765 716313. In mezz’ora si percorre il sentiero che partendo dalla strada provinciale Turanense, dal bivio di Castel di Tora, si inerpica sino al restaurato Palazzo dei Principi Del Drago.