Come nasce il Lago del Turano

La valle del Turano ha una storia affascinante, ma come nasce il Lago del Turano? Ne parliamo in questo articolo.

La Valle del Turano (circa 535 m s.l.m.) si sviluppa in direzione Nord Ovest-Sud Est al margine occidentale della dorsale appenninica, esattamente al confine con l’Abruzzo.

La geologia della valle

La valle è attraversata dal fiume Turano che dopo il fiume Velino rappresenta il più importante corso d’acqua della Sabina, il quale nasce in prossimità dell’area industriale di Carsoli (AQ) dove due piccoli corsi d’acqua confluiscono generando il fiume Turano.

Il primo ramo è il Fosso Secco, proveniente dalla Valle del Fiojo, che all’altezza della Piana del Cavaliere prende il nome di Fosso Cammarano, il secondo è alimentato da alcune sorgenti poste al Valico di Monte Bove (1220 m). L’orografia del tratto vallivo, che ospita il Lago del Turano, è caratterizzata a Ovest dalla dorsale di M. Faito (1221 m) – Colle Lepre – Rocca Pennino – Muro Pizzo appartenente ai Monti Lucretili (settore dei Monti Sabini) e a Est dalla dorsale M.Cervia (1430 m) – M.Navegna (1508 m) del gruppo dei Monti Carseolani.

La storia geologica della Valle del Turano rientra in quella più generale e articolata della catena appenninica centrale, la quale costituisce una fascia crostale intensamente deformata in seguito a diverse fasi tettoniche di età neogenica sviluppatesi come conseguenza dello scontro tra la Placca Africana e quella Europea. Le fasi tettoniche che hanno interessato questo settore sono state dapprima di tipo compressivo (Miocene sup./Pliocene inf., 12-3 Ma), con la conseguente formazione di rilievi. A partire dal Pliocene inferiore-medio un’intensa fase tettonica distensiva colpi la catena montuosa, con la formazione di numerose faglie dirette che hanno ribassato ampi settori della catena. Ne sono derivate una serie di depressioni morfologiche (valli e conche intramontane) che nel Pliocene superiore-Quaternario hanno raccolto grossi depositi di materiali terrigeni (fluviali, lacustri, alluvionali, ecc.), come il caso della Valle del Turano.

Come nasce il lago del Turano?

La storia di come è nato il lago del Turano è legata con la necessità di produrre energia. Infatti nel 1939 venne edificata la diga del Turano nei pressi dei comuni di Posticciola e Stipes. Lo scopo era quello di fornire energia in questa zona del paese ed evitare che le piene dei fiumi inondassero la piana di Rieti.

Attualmente il lago è un invaso con una capacità di 150 milioni di metri cubi d’acqua e una superficie superiore ai 5 chilometri quadrati, con un perimetro di circa 36 km.

In conclusione, il Lago del Turano è il risultato di un’opera ingegneristica che ha saputo fondere la necessità umana di energia e controllo delle risorse idriche con la bellezza della natura circostante. Nato dall’invaso del fiume Turano attraverso la costruzione della diga nel 1939, questo specchio d’acqua artificiale è diventato un simbolo di equilibrio tra intervento umano e paesaggio naturale. Oggi, il lago non solo serve a scopi pratici come la produzione di energia idroelettrica, ma è anche un luogo di rara bellezza, attrattiva per turisti e locali, testimonianza di come il progresso possa convivere con la tutela dell’ambiente.

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